Monosplit Rubino Tekno Line soggiorno

Climatizzatori e uso intelligente

Inventata da Willis Carrier, un ingegnere americano, che mise a punto nel 1902 il “primo sistema scientifico” del mondo e lo installò in una tipografia a Brooklyn, per controllare il livello di umidità che interferiva con la qualità della stampa, l’aria condizionata ha rivoluzionato le nostre vite. In quest’articolo tutte le informazioni per conoscere al meglio un condizionatore.

Cos’è e come funziona un condizionatore d’aria?

Un condizionatore funziona sfruttando alcune leggi della termodinamica e le proprietà di un gas nobile, il Freon. Tutti i gas quando si comprimono si riscaldano e poi, una volta raffreddati, diventano liquidi. In seguito alla compressione, alcuni gas speciali come il Freon aumentano di temperatura in modo eccezionale. Con circa venti atmosfere di pressione (dieci volte quella dei pneumatici della vostra auto), il Freon passa da una temperatura di 12°C alla bellezza di 80°C, dopo raffreddandosi, come abbiamo detto, diventa liquido. Ora se si forza a passare un gas liquefatto attraverso un buchino, questo espandendosi diventa freddo, il Freon freddissimo.

Com’è fatto

Il condizionatore è per lo più costituito da due parti, una che è posta all’interno dell’ambiente e una che è posta all’esterno all’aria aperta. Queste sono collegate tra loro da tubi di Rame, dove circola il Freon, e cavi elettrici. Gli elementi contenuti nella parte interna sono: uno scambiatore di calore e un ventilatore; quelli presenti nelle parte esterna sono: un compressore, uno scambiatore di calore e un ventilatore. Il compressore è una pompa elettrica che comprime il gas Freon. Per capire invece cos’è uno scambiatore faremo l’esempio del vostro frigorifero dove la cella all’interno, che è il primo scambiatore, cede freddo all’aria e i cibi si raffreddano, e dove la serpentina all’esterno dietro il frigorifero, che è l’altro scambiatore, cede il calore sottratto all’interno all’aria.

Cosa significano le sigle DC, PAM e PWM di alcuni inverter? –

  • DC – Climatizzatore interamente a Corrente Continua. Migliori prestazioni, minore rumorosità dell’unità interna e minore rumorosità dell’unità esterna quando a regime.
  • PAM (Pulse Amplitude Modulation) modulazione ampiezza impulso – Funzione che assicura velocemente la potenza necessaria per raggiungere più rapidamente la temperatura impostata.
  • PWM (Pulse With Modulation) modulazione larghezza impulso – Funzione che interviene dopo la PAM è mantiene la temperatura impostata facendo funzionare il compressore alla minima velocità possibile in maniera costante.

Cos’è e come funziona una pompa di calore?

Viene chiamato a pompa di calore il climatizzatore o il refrigeratore d’aria che riesce a produrre sia il “freddo” che il “caldo”. Questo tipo di macchina può essere sia on-off (condizionatore classico) e sia inverter. Per produrre il “caldo” si ha nella macchina un inversione del ciclo del freddo. E’ come se il climatizzatore cercasse di raffreddare l’esterno. Il calore sottratto quindi all’aria esterna più quello prodotto dal compressore, viene trasportato all’interno e l’ambiente che si riscalda. Fate attenzione, proprio perché il condizionatore sottrae calore all’esterno (cedendolo all’interno), più di tanto non può andare. A seconda dei modelli e delle marche si hanno dei limiti di funzionamento rispetto alle basse temperature esterne. Badate bene che questo non è un difetto, ma un limite fisico delle macchine. Infine più la pompa di calore riesce a produrre “caldo” a temperature esterne basse, migliore è la qualità.

Come varia la capacità termica della pompa di calore?

Stima approssimativa della riduzione della capacità termica (rendimento) della pompa di calore rispetto alle basse temperature esterne:

Rendimento Pompa di Calore
Temperatura Esterna +7°C +5°C 0°C -5°C -8,5°C -10°C
Rendimento 100% 98% 87% 82% 75% 69%

Cos’è lo ionizzatore?

La sensazione di freschezza e purezza dell’aria di montagna o di una cascata dipende dalla concentrazione di ioni negativi nell’ossigeno. Questa concentrazione viene ricreata dallo ionizzatore a bordo dei climatizzatori premendo un tasto del telecomando. Il suo utilizzo agisce positivamente sulla biochimica umana, aumentando la sensazione di benessere, di tonicità e di buonumore (almeno così dicono)

Quali sono le condizioni di prova a cui si riferiscono i dati salienti dei climatizzatori?

I valori di prova comuni a cui si riferiscono i dati salienti dei climatizzatori sono i seguenti:

  • Raffrescamento:
    • temperatura ambiente: 27° C Bulbo Secco, 19°C Bulbo Umido;
    • temperatura esterna: 35°C Bulbo Secco, 24°C Bulbo Umido.
  • Riscaldamento:
    • temperatura ambiente: 20°C Bulbo Secco, 15°C Bulbo Umido;
    • temperatura esterna: 7°C Bulbo Secco, 6°C Bulbo Umido.
  • Velocità ventilatore: max.

Cosa sono i limiti di funzionamento di un climatizzatore?

Rappresentano i valori di temperatura esterna entro i quali è garantito il funzionamento del climatizzatore anche se a rendimenti inferiori al 100%. Ad esempio, una modello capace di funzionare in totale da -15°C a +46°C è superiore ad uno che oscilla da -10°C a +43°C. Il dato diventa molto importante quando si ha la necessità di raffrescare l’ambiente anche in Inverno; non tutti i modelli raffreddano a basse temperature esterne. Spesso questo criterio molto importante è omesso dalle Case.

E’ sempre necessario effettuare il vuoto del circuito frigorifero mediante l’apposita pompa?

L’operazione di vuoto del circuito frigorifero (mandata+split+ritorno) è sempre necessaria, anche in presenza di pochi metri di tubazioni, specialmente con le attuali miscele refrigeranti HFC che utilizzano oli sintetici molto igroscopici che, in presenza di particelle d’acqua, si degradano velocemente, perdendo la propria capacità lubrificante.
L’operazione di vuoto deve essere effettuata mediante l’apposita pompa, che deve essere del tipo a doppio stadio, ed ha due scopi principali:

  • evacuare l’aria dai tubi perché essendo incondensabile produrrebbe certamente effetti nocivi sul funzionamento;
  • eliminare le tracce d’acqua normalmente presenti come tracce di umidità nelle tubazioni.

Naturalmente, quanto minore è la lunghezza delle tubazioni, tanto minore può essere il contenuto d’acqua, ma bisogna ricordare che una piccola goccia trasformata in ghiaccio, per effetto della bassa temperatura che esiste all’interno del circuito, è capace di bloccare un capillare o una valvola d’espansione causando continui malfunzionamenti e rischiando la rottura del compressore. Per tale motivo anche se la linea frigorifera è molto corta è necessario effettuare il vuoto per almeno 40 minuti.

Come si puliscono i filtri dell’aria?

I filtri dell’aria negli split sono di diverse forme, quando non è espressamente richiesta la sostituzione, in generale procedete come segue:

  • sempre e comunque, in qualsiasi caso di manutenzione di un climatizzatore o di qualsiasi apparato sotto tensione, staccate l’alimentazione elettrica alla macchina;
  • sollevate il coperchio frontale dell’unità interna agendo sui piccoli incavi laterali (di solito ci sono);
  • rimuovete i filtri come decritto nei manuali d’uso, in genere basta sollevare a linguetta alla base ed estrarli facendoli scivolare verso il basso;
  • soffiateli con un getto d’aria o spruzzateli sotto l’acqua effettuando questa operazione dalla parte contraria a quella di ingresso dell’aria, in pratica dalla parte normalmente rivolta verso la batteria di scambio termico (evaporatore);
  • se i filtri sono in plastica come nella quasi totalità degli split residenziali, dopo averli soffiati o spruzzati possono anche essere lavati con i normali detergenti da cucina, avendo cura di usare una spugnetta morbida per non rovinare la trama del filtro, dopo il risciacquo lasciateli asciugare bene;
  • reinseriteli poi nella loro sede, chiudete la veletta e ridate l’alimentazione elettrica.

E’ estremamente importante che periodicamente puliate i filtri del vostro climatizzatore. Non c’è una scadenza esatta, se siete in un luogo polveroso fatelo di frequente, viceversa ogni tanto, ma fatelo almeno prima di metterlo in funzione d’Estate. Respirare l’aria filtrata male fa ammalare, e questa non è colpa del climatizzatore. Inoltre, con filtri molto sporchi variano anche i rendimenti della vostra macchina, più sono sporchi meno raffredda. Se sapete di dimenticarvene o per vari motivi non volete o non potete effettuare questa operazione, contattate dei professionisti che vi forniscano un servizio di manutenzione programmata.

Come si effettua la ricarica di fluido refrigerante in un condizionatore?

Tenendo ben presente che per i piccoli gruppi refrigeranti quali gli split, l’unica maniera per garantire la resa del 100% della macchina è quella di avere a bordo la corretta quantità in grammi di gas indicata dal costruttore in etichetta, il tecnico di comprovata esperienza, procederà di massima come segue:

  • recupererà il gas ancora nel circuito (quando possibile) o lo scaricherà del tutto;
  • eliminerà la perdita;
  • se necessario pulirà le linee frigorifere (a seconda dei casi con appositi detergenti e poi con Azoto ad alta pressione o solo con quest’ultimo);
  • farà un ottimo vuoto con l’apposita pompa;

attraverso il manometro e servendosi della bilancia di precisione caricherà l’esatta quantità di fluido frigorigeno indicata in etichetta.